ANGELA CAPRIOLI, Animatrice
Sulle
tracce romane di San Giovanni Leonardi Con il Gruppo Giovani della nostra
parrocchia abbiamo sempre pensato di fare un piccolo pellegrinaggio sulle
tracce di San Giovanni Leonardi, un santo che sembra essere lontano da noi sia
geograficamente che storicamente, ma che nel corso dei nostri incontri
settimanali abbiamo scoperto essere molto più vicino di quanto potessimo
pensare.
A
seguito di vari incontri di preparazione, finalmente il 22 febbraio dopo pranzo
siamo riusciti a partire, ma come ormai consuetudine per il nostro gruppo,
l’imprevisto è dietro l’angolo. Così, arrivati solo a Cerignola, il mezzo su
cui viaggiavamo ha deciso di non accompagnarci più nella capitale. In un clima
tragicomico siamo stati costretti a tornare indietro e trovare una soluzione
per poter arrivare a Roma. Tra chi ormai era sicuro che il viaggio fosse finito
in partenza e chi continuava ad alimentare le nostre speranze, i nostri
pensieri volavano a coloro che nei giorni precedenti si erano mossi per
accoglierci nel miglior modo possibile, a chi aveva programmato un itinerario
da poter seguire, a chi aveva predisposto le nostre camere, a chi aveva per noi
preparato una cena che ci avrebbe accolto al nostro arrivo. Roma per un’istante
è diventata più lontana del solito, ma a noi piacciono le cose impossibili.
Così solo dopo un’ora dal nostro ritorno a San Ferdinando, il tempo di
riorganizzare tutto, e siamo ripartiti più pronti che mai.
Dopo
un viaggio che sembrava non finire mai, finalmente a mezzanotte siamo giunti
nella parrocchia di Torre Maura, dove già ci attendevano, solo il tempo di
salutare e siamo ripartiti per giungere presso Campitelli. Qui, con tutte le
precauzioni del caso visto il Coronavirus imminente, è iniziato il nostro vero
viaggio, alla scoperta di tanti luoghi e persone che, se da un lato ci
riportavano indietro nel tempo, dall’altro ci parlavano di un uomo molto legato
al nostro presente. La mattina della domenica ci ha visti alle prese con una
fila che sembrava infinita per poter entrare nei Musei Vaticani.

Dopo
cena, abbiamo potuto sfruttare la nostra permanenza nel centro di Roma e
girovagare tra luoghi di estrema bellezza che a quell’ora non sono frequentati
dai tanti turisti, così sia Fontana di Trevi, che il Vittoriano e il Colosseo
sembravano essere a nostra completa disposizione, per stupirci con la loro
imponenza.
Il
lunedì è stato caratterizzato dalla visita prima della Basilica di San Giovanni
in Laterano con il suo Battistero e poi della Basilica di San Pietro, dove non
poteva mancare la nostra sosta sulla tomba del Papa che ha tanto amato i
giovani, San Giovanni Paolo II. Anche il pomeriggio però è stato speciale
presso il Convento delle Suore Oblate di Santa Francesca Romana, dove con un
permesso speciale abbiamo potuto percorre le orme di questa donna fondatrice
dell’ordine di cui San Giovanni Leonardi è stato per anni confessore.
Con
le luci della sera, ci siamo fatti affascinare dalla meraviglia di Roma vista
dall’Aventino presso il Giardino degli aranci e con una sosta quasi magica
presso la Piazza dei Cavalieri di Malta, dove dal buco di una serratura è
possibile vedere la Cupola di San Pietro passando per un cannocchiale naturale
fatto di alloro. Lungo la strada abbiamo sostato per qualche minuto vicino la
lapide che è posta nel luogo in cui sorgeva la vecchia chiesa di Campitelli,
luogo in cui San Giovanni Leonardi morì. Superando il Circo Massimo, abbiamo
attraversato il Ghetto facendo quasi attenzione a non calpestare le tante
Pietre di inciampo poste alle soglie delle case da dove furono deportate intere
famiglie di ebrei.
Dopo
cena, abbiamo sostato presso la piazza ai piedi del Pantheon, un po’ come fosse
la nostra piazza per poi andare a vedere Campo dei Fiori, l’unico largo romano
in cui non è presente una chiesa, utilizzato ai tempi dell’Inquisizione per
giustiziare chi era ritenuto eretico.
Per
concludere il nostro viaggio nel cuore di Roma, la mattina del martedì abbiamo
scelto di non visitare altri posti, ma di fermarci per un po’ ai piedi della
tomba di San Giovanni Leonardi, dove abbiamo pregato per i giovani del nostro
paese e Gli abbiamo affidato il nostro viaggio di ritorno. Il
pranzo ci ha visti ospiti presso la comunità di Torre Maura, dove abbiamo
ritrovato amici che come sempre ci hanno fatto sentire a casa. E poi tutti a
casa...

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